OLIVASTRI DI TORRE MILETO
A Torre Mileto fui sorpreso dalla presenza di una moltitudine di alberi di ulivo. Non erano i soliti ulivi visti a Bari, ulivi pugliesi, visti a Brindisi, visti a Foggia, anche se abbastanza contorti. Ma vidi alberi trasfigurati, vidi degli alberi che avevano assunto quasi sembianze umane, sofferenti. Questi ulivi sprigionano dei sentimenti di ribellione, di disperazione, di grande forza e di desiderio di sopravvivenza. Perché si sono ridotti così? Per il vento di traversia che spira lì nove mesi su dodici. Hanno subìto questa sferza continua del vento e della salsedine ed alcuni, addirittura, sono così curvati che rasentano il suolo, come se strisciassero.
(Mario Lupo - "Racconto la vita racconto la pittura")
Non c’è figura umana, nella serie di opere che Mario Lupo dedica agli “Olivastri di Torre Mileto”, nel Gargano.
La particolare natura che l’artista ha incontrato in quella terra del sud, gli ha permesso di rinnovare la sua tematica, di raccontare di un mondo vegetale che tanto lo ha colpito, affidando il discorso pittorico soltanto alle tracce che l’uomo vi ha lasciato.
Dipinti che traggono dalla natura, grande maestra in ogni tempo di tanti artisti, la forza di un messaggio che tocca temi del dolore e della speranza, della disperazione e della gioia.
(Giovanni Maria Farroni - "Gli olivastri di Torre Mileto" - 1981)
OLIVASTRI DI TORRE MILETO
A Torre Mileto fui sorpreso dalla presenza di una moltitudine di alberi di ulivo. Non erano i soliti ulivi visti a Bari, ulivi pugliesi, visti a Brindisi, visti a Foggia, anche se abbastanza contorti. Ma vidi alberi trasfigurati, vidi degli alberi che avevano assunto quasi sembianze umane, sofferenti. Questi ulivi sprigionano dei sentimenti di ribellione, di disperazione, di grande forza e di desiderio di sopravvivenza. Perché si sono ridotti così? Per il vento di traversia che spira lì nove mesi su dodici. Hanno subìto questa sferza continua del vento e della salsedine ed alcuni, addirittura, sono così curvati che rasentano il suolo, come se strisciassero.
(Mario Lupo - "Racconto la vita racconto la pittura")
Non c’è figura umana, nella serie di opere che Mario Lupo dedica agli “Olivastri di Torre Mileto”, nel Gargano.
La particolare natura che l’artista ha incontrato in quella terra del sud, gli ha permesso di rinnovare la sua tematica, di raccontare di un mondo vegetale che tanto lo ha colpito, affidando il discorso pittorico soltanto alle tracce che l’uomo vi ha lasciato.
Dipinti che traggono dalla natura, grande maestra in ogni tempo di tanti artisti, la forza di un messaggio che tocca temi del dolore e della speranza, della disperazione e della gioia.
(Giovanni Maria Farroni - "Gli olivastri di Torre Mileto" - 1981)